CENTRO CULTURALE “LEONARDO DA VINCI”
22 APRILE 2010 ORE 20.45
È il 1912: l’Europa vive, anche se ancora per poco, la sua Belle époque, luminosa, gaudente, spensierata… In Francia va in scena una commedia brillante e inaspettatamente maliziosa, La presidentessa, scritta da Charles Maurice Hennequin (1863-1926) in collaborazione con P. Veber (1869-1942). Contemporaneo di George Feydeau – suo rivale nel raccogliere strepitosi successi di pubblico – Hennequin fu autore di commedie lievi e disimpegnate, ma anche capaci di rispecchiare vizi e debolezze del pubblico che le applaudiva. La presidentessa, opera tra le più fortunate e riuscite dell’autore, si basa su consolidati meccanismi comici, quali lo scambio di identità o l’incontro indesiderato. Tutto è azione e battuta in questo ritratto spregiudicato e senza moralismi della società francese, alle prese con il potere politico-giudiziario e con la seduzione dei sensi.
La scena si apre a Grey, cittadina della provincia francese, la cui vita tranquilla e rispettabile è improvvisamente animata dall’arrivo di una compagnia di teatranti, che rappresentano l’operetta I gigoló della marchesa. Stella del palcoscenico è Richard, attore e cantante “leggero”. Allontanato dall’albergo cittadino per “schiamazzi notturni e scandalo in luogo pubblico”, Richard si impone come ospite nella casa della severa e inflessibile Presidentessa del Tribunale di Grey, Irma Tricó. All’inatteso arrivo di Jacqueline Gaudet, Ministra della Giustizia, Richard è scambiato per André, legittimo consorte di Irma, ex cuoco compulsivamente maniaco della lucidatura di ottoni e metalli. L’equivoco e lo scambio di identità si complicano quando la scena, dal secondo atto, si sposta a Parigi: seduzioni, favori, promozioni professionali, nomine politiche ruotano intorno al “diabolico” Richard, alla doppia identità del “Gigoló della Marchesa”.
Buon divertimento, dunque: senza dimenticare che la commedia che si va a a rappresentare fu scritta nel 1912. Teatro d’antan, di un tempo, insomma…
NOTA BENE
Il testo teatrale di Hennequin e Veber è stato pressoché integralmente ripreso, con una sola, non irrilevante eccezione: i personaggi maschili della versione originale sono diventati femminili nell’adattamento proposto. E’ così che il ruolo principale della Presidentessa (il suo nome nell’originale è Gobette) è stato trasformato in quello di Richard, ovvero Il marito della presidentessa.
Personaggi | Interpreti |
Irma Tricó, Presidentessa del Tribunale di Gray | Vittoria Soncin |
Pinglet, Procuratora della Repubblica | Eleonora Gottardi |
La Moulaine, Consigliere | Ottavia Spadola |
Bouquet, Consigliere | Veronica Basso |
André, marito della Presidentessa Tricó | Andrea Moretti |
Isidore, figlio dei Tricó | Lorenzo Spadotto |
Sophie, cameria di casa Tricó | Angelica Bincoletto |
Richard, attore | Giovanni Mascaro |
Jacqueline Gaudet, Guardasigilli | Francesca Busanel |
Ottavia, Capo gabinetto | Sara Pecorelli |
Francesca, usciera del Ministro | Giorgia Grandin |
Marie, usciera capo al Ministreo di Giustizia | Elena Amodio |
Bienassis, sotto capo ufficio del Ministro | Beatrice Bellese |
I due facchini | Veronica Basso e Ottavia Spadola |
Angčlen Alfčn, ex amante di J. Gaudet | Marco Fantuz |
Juliette, receptionist dell’Hotel de la Paix | Sara Scavetta |
Domenica, cameriera | Giorgia Grandin |
Poche, agente e interprete | Barbara Mazzuccato |
Un particolare ringraziamento alla professoressa Stefania Fiocchi curatrice del progetto.
Un ringraziamento anche a Cristina Bincoletto, autrice della locandina e a Fernando Solida, autore delle riprese e del DVD.